15-10-2018
Si sta definendo in questi giorni la Manovra fiscale per il 2019, ma l’estensione del regime forfetario, quale strumento per un graduale avvio della “flat tax”, è una opzione data ormai per certa, seppur non ancora definita nei dettagli. Il regime forfetario vigente, disciplinato dall’art. 1, commi 54-89 , della legge n. 190/2014, prevede, esclusivamente per le persone fisiche con ricavi non superiori ad un limite predefinito, un’imposizione fiscale forfetaria, con un’aliquota fissa del 5% per le nuove attività/startup ovvero del 15% per le attività già in essere, da applicare ad una base imponibile determinata forfetariamente a seconda dell’attività svolta. Le proposte attualmente in discussione prevedono l’estensione, a decorrere dal 2019, del limite di ricavi fino a 65mila euro. Non sappiamo quando le ipotesi diverranno certezze.
L’approvazione della Manovra fiscale potrebbe anche slittare fino agli ultimi giorni del 2018, ma poiché è probabile che l’adozione del nuovo regime a decorrere dal 2019 sia possibile solo per chi già nel 2018 avrà rispettato il nuovo limite, è opportuno prestare fin d’ora molta attenzione a non superare i limiti previsti che consentono l'accesso al regime.
La Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NaDef) 2018, approvata dal Consiglio dei Ministri in data 27 settembre 2018, riporta solo poche indicazioni di principio: “I cambiamenti allo studio consistono nell’innalzamento della soglia di ricavi e delle spese per il personale e per beni strumentali a cui si applica il regime dei minimi, beneficiando così una platea più ampia di artigiani, piccoli imprenditori e professionisti”.
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